lunedì 27 aprile 2015

Torta alle Fragole (senza lattosio)

E' tantissimo tempo che non posto una ricetta su questo blog. E' che a casa mia il tempo di fare le foto semplicemente non c'è e appena sforno qualcosa non faccio in tempo nemmeno a toglierla dal tegame che svanisce letteralmente.
Nell'ultimo post, vi avevo lasciati con un sospetto di celiachia, che per mia fortuna non è diventato realtà. Dopo vari accertamenti, ho scoperto un'intolleranza molto meno grave di quella al glutine, con cui però devo fare i conti ogni giorno: il lattosio. Un problema che purtroppo non posso tenere sotto controllo con il consumo di alimenti delattosati ma solo con l'eliminazione completa di questo zucchero dalla mia dieta. Trovare uno snack che non lo contenga è quasi impossibile, se poi ci mettiamo anche tutti gli oli di palma, colza e compagnia bella, potrei tranquillamente depennare la merenda dai miei pasti quotidiani. Per questo preferisco preparare qualcosa da me, che è sicuramente più sano e sicuro.
Sabato scorso mi sono ritrovata con una grande quantità di fragole, di quelle non troppo saporite e dolci e, dopo un paio di giorni, stavano cominciando a dare segni di cedimento. Così ho cercato in rete una ricetta semplice che non me le facesse cestinare, ed ho trovato QUESTA di Misya, che ho modificato per adattarla alle mie esigenze.

Gli ingredienti che ho utilizzato sono:

- 300g di fragole
- 3 uova
- 180g di zucchero
- 50g di olio di semi di girasole
- 140g di acqua
- 250g di farina 00
- 100g di frumina
- 1 bustina di Vanillina
- 1 bustina di lievito per dolci
- la scorza grattugiata di un limone
- il succo di mezzo limone

PROCEDIMENTO:

Tagliare le fragole in pezzi non troppo piccoli, cospargerle con un cucchiaio dello zucchero e aggiungere il succo del limone. Lasciare riposare.

Sbattere le uova con il restante zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e soffice. Aggiungere a filo l'olio e successivamente l'acqua.
Setacciare insieme la farina, la frumina, il lievito e la vanillina, aggiungere la scorza del limone. Con un cucchiaio, aggiungere lentamente questa miscela alle uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo.

Versare in uno stampo del diametro di 24/26 cm, adagiare le fragole sulla superficie, cospargere con il succo che si è formato ed infornare in forno già caldo.

Nella ricetta originale è riportata una cottura di 35 minuti a 180°C. Per il mio forno (un fornetto che ha la modalità "sotto statico", "sopra ventilato" e "sotto e sopra ventilato") è indicata una cottura di 45/50 minuti a 160°C nella modalità "sotto statico" e negli ultimi dieci minuti "sotto e sopra ventilato".
Ovviamente è necessaria la prova dello stecchino, ma fate attenzione perché le fragole morbide potrebbero trarvi in inganno (io buco in più punti e scuoto un po' il tegame per vedere se si muove).


E questo è il risultato:



Una buona tazza di tè e la merenda è servita. Buon appetito!

Miki.

lunedì 4 marzo 2013

Rotolo senza glutine alla Nutella e riflessioni.

Buongiorno a tutti.

E' un bel po' di tempo che non aggiorno questo blog e vorrei scusarmi.
Colgo anche l'occasione per ringraziare i nuovi iscritti e per dare loro il benvenuto.

Dovete sapere che io adoro cucinare, in particolar modo adoro fare i dolci e vedere la soddisfazione in chi li mangia. E' una cosa che mi gratifica non poco.

Purtroppo, da Ottobre, sto facendo i conti con una brutta gastrite che non ne vuole sapere di darmi tregua nonostante le cure.
Potete immaginare come, in queste condizioni, la voglia di cucinare è ai minimi storici, soprattutto alla luce delle ultime novità: potrei essere celiaca.

"E allora?" mi chiederete voi...

Comincio col dire che non è sicuro e che avrò la risposta tra dieci giorni, ma se fosse positiva?

Non voglio fasciarmi la testa prima di essermela rotta ma in questi giorni sto pensando alla possibilità di dovere, a trentuno anni suonati, fare i conti con un cambiamento radicale del mio stile di vita e della mia alimentazione. Sono perfettamente consapevole che non è una tragedia e che ci sono tantissime persone che convivono con questa intolleranza sin dalla nascita, ciò non toglie che diventare celiaci in età adulta non è certamente la stessa cosa che nascerci.

Nell'attesa dei risultati della biopsia, sto cercando di muovere i primi passi in questo mondo gluten-free e, devo dire, non è affatto facile. Ci sono tantissimi aspetti che complicano non poco la vita delle persone celiache, alle quali va tutta la mia solidarietà.

Innanzitutto la reperibilità dei prodotti. Vivo in un piccolo paese di provincia e, fino a qualche tempo fa era praticamente impossibile reperire tali prodotti se non in farmacia, dove non solo hanno un costo generalmente più elevato ma la scelta è molto limitata. L'unica soluzione sono gli ipermercati, che da un po' di tempo hanno allestito dei piccoli corner dedicati all'alimentazione gluten-free. Prima che prendesse corpo questo sospetto, non mi è mai passato per l'anticamera del cervello fermarmi a guardare cosa fossero "costretti" a mangiare, secondo le politiche degli ipermercati, i celiaci.
Be', in questi giorni l'ho fatto e devo dire che la cosa è alquanto ridicola!
Tralasciando il riso, che fa parte integrante dell'alimentazione di tutti e che è facilmente reperibile ovunque, negli ipermercati un celiaco può trovare: due, al massimo tre, formati di pasta (spaghetti, penne e fusilli), in formati da 250 o 500g. All'Auchan di Mesagne (BR), mi è capitato di vedere anche la pasta all'uovo (cannelloni da riempire e lasagne) e una sottospecie di gnocchi di patate. La pastina è praticamente irreperibile.
Tralasciando gli snacks di mais completamente ricoperti di glutammato monosodico (su cui hanno avuto anche il coraggio di scrivere "prodotto dietetico"), se un celiaco vuole fare merenda ha a disposizione gallette di riso, crackers di riso, un paio di formati di biscotti, altrettanti tipi di merendine. Ovviamente anche tra gli alimenti "normali" si possono trovare alcune cose consentite. Peccato che molte aziende non scrivano chiaramente sulle confezioni se un prodotto è gluten-free o se contiene glutine e spesso di fronte agli ingredienti di un pacco di biscotti dal nome "Riso su riso" troviamo al primo posto la farina di frumento. Questo fa sì che fare la spesa diventi una sorta di caccia al tesoro (la Nutella è gluten-free, niente panico!).

A tutto questo si aggiungono i costi. Vi faccio solo qualche esempio:

500g di pasta da 2,00 a 5,00€;
crackers quasi 4,00€;
cereali per la prima colazione quasi 7,00€
farine senza glutine 3,00€ per 250g
biscotti e merendine fino a 5,00€

Non parliamo poi dei prodotti surgelati. Inavvicinabili. Ora, so che i celiaci hanno diritto ad una piccola somma mensile da spendere nelle farmacie e nei punti vendita convenzionati, per l'acquisto di prodotti alimentari, ma sinceramente non so, e per adesso non voglio saperlo, a quanto ammonti e quali siano le modalità per ottenerla.

Una volta fatta la spesa, arriva il momento in cui ci ritroviamo di fronte al nostro piatto e dobbiamo mangiare.
Il sapore...
Non ce la posso fare. Nonostante io sia abituata a mangiare scondito e sciapo, in quanto a dieta da una vita, tristemente ammetto che il sapore degli alimenti confezionati gluten-free, tranne qualche rara eccezione, è pessimo!
Adoro la pasta e ne sono una "gran" mangiatrice, nel senso che non deve mancare in uno dei due pasti principali della giornata: 60g se la mangio a pranzo, 50 se la mangio a cena. Mi piace il sapore anche se scondita, soprattutto se è di buona qualità (Garofalo e De Cecco le mie marche preferite).
La pasta senza glutine è un prodotto sponsorizzato dalla Big Babol! E con questo ho detto tutto. La differenza è notevole e nemmeno un buon condimento ridimensiona la sensazione di mangiare un qualcosa di elastico e senza sapore. E potrei dire la stessa cosa per tutto ciò che ho provato. Non sto qui a tediarvi, ma, se dovessi risultare celiaca, mi riservo la possibilità di parlare degli alimenti che ho provato in modo dettagliato (spero che possa interessare a qualcuno).

Ultimo e non per importanza, la possibilità di consumare fuori casa qualsiasi cosa. Vuoi fare colazione al bar? Non puoi. Vuoi andare a mangiare una pizza? Non puoi. Vuoi andare a pranzo/cena fuori? Non puoi.
O meglio, io non potrei, in quanto nella mia zona sono praticamente inesistenti strutture che offrono menu dedicati ai celiaci. Ma anche se ci fossero, non vi pare brutto far sacrificare anche solo il vostro fidanzato (per non parlare di un gruppo di amici, colleghi ecc) a mangiare gluten-free? E anche un'uscita perde quella spensieratezza che dovrebbe esserci alla base.


Quando ho detto che vivo in un piccolo paese e che fino ad un po' di tempo fa i prodotti per celiaci erano quasi irreperibili mi riferivo al fatto che invece, da un po' di tempo a questa parte, è stata aperta una pasticceria dedicata agli intolleranti al glutine (ma anche al lattosio), in cui si possono reperire anche molti prodotti confezionati, con una scelta decisamente più ampia rispetto ai normali supermercati e prezzi leggeremente più accessibili, ed in cui è possibile utilizzare i buoni della ASL.

Lo ammetto, quando ha aperto questo punto vendita, parlandone in famiglia e con il mio fidanzato, ero convinta della sua assoluta inutilità. "Ma che lo hanno aperto a fare?", "Ma chi ci deve andare?" ecc ecc...

Adesso non solo ho cambiato opinione ma mi sono congratulata personalmente con i proprietari (che hanno anche una pasticceria normale in separata sede, per evitare contaminazioni da glutine) per l'idea e per il coraggio di intraprendere un'attività del genere.

Sono stata superficiale ed ignorante. Lo ammetto e me ne vergogno non poco.

Il 14 avrò la mia risposta, che spero sia negativa, in caso contrario, mi sa che questo blog cambierà decisamente direzione.






Per rimanere in argomento, volevo condividere con voi una ricetta che ho realizzato ieri, gluten-free, ma ottima per tutti

ROTOLO ALLA NUTELLA

Ingredienti:
5 uova
140g di zucchero
100g di frumina
1 bustina di Vanillina
10g di miele
1 pizzico di sale

Nutella (o qualsiasi altro tipo di farcitura a vostro piacere)

Teglia da forno
Carta forno
Pellicola

Procedimento:

- Montare a neve gli albumi con 50g di zucchero ed un pizzico di sale e tenere da parte

- Sbattere i tuorli con il restante zucchero, fino a formare una crema densa a cui aggiungerete la Vanillina, il miele ed infine la farina.

- Unite i bianchi a neve al composto e amalgamate lentamente incorporando aria.

- Foderate la teglia con la carta forno e distribuite il composto livellandolo finché non avrà lo spessore di 1 cm.

- Infornate in forno statico a 220° C per 6 o 7 minuti

Una volta sfornato il rotolo, toglierlo dalla teglia, senza rimuovere la carta forno. Cospargere la superficie di zucchero e ricoprirla con la pellicola, avendo cura di avvolgere anche i bordi, staccandoli lievemente dalla carta.

Una volta raffreddato, staccare il rotolo dalla carta forno e rimuovere la pellicola. La pasta è davvero sofficissima e non c'è bisogno di bagnarla (anche se potreste benissimo farlo). Farcire con la Nutella (o con crema pasticcera, marmellata, panna ecc), arrotolare e far riposare (in frigo in caso di creme deperibili) almeno un'ora prima di servire.

Per renderlo più invitante io l'ho cosparso di zucchero a velo e cacao in polvere.

Mi dispiace per non avere foto da postare, ma non è durato nemmeno il tempo di decidere se dedicarvi un post oppure no...

Spero di non essere stata troppo noiosa.

Buon appetito

Miki.



lunedì 31 dicembre 2012

Muffins al doppio cioccolato (anche triplo, volendo!)

Buongiorno a tutti e buon ultimo dell'anno!
Come vi state preparando per la serata? Avete preparato le pance alle grandi abbuffate di oggi e domani?
Qualsiasi cosa farete vi auguro ogni bene!

La ricetta di oggi è una di quelle che ripropongo spesso in quanto il risultato è davvero garantito.

Ieri, come promesso al mio fidanzato, ho realizzato questi golossissimi muffins cioccolatosi, che sono stati apprezzati da tutti, anche da mio nipote che non mangia dolci e che ha addirittura bissato.
Son soddisfazioni...

La cosa bella dei muffins, a mio parere, è che ognuno ci mette dentro/sopra ciò che vuole e sono disponibili tantissime ricette differenti, dalle più light a quelle più burrose. Io ve ne proporrò una via di mezzo.

INGREDIENTI:

300 g di Farina 00
300 g di Zucchero (io ho usato normale zucchero bianco)
6 g di Lievito per dolci
1 bustina di Vanilllina
1 g di sale fino
2 g di bicarbonato
70 g di cacao amaro in polvere

150 g di burro a temperatura ambiente
4 uova
180 ml di latte (io ho usato il latte scremato)

100 g di cioccolato grattugiato (questa volta ho utilizzato una tavoletta di cioccolato al latte, trovo che smorzi il sapore amaro del cacao, ma se amate i sapori intensi allora va benissimo il cioccolato fondente)

Gocce di cioccolato per decorare (a volte utilizzo una tavoletta di cioccolato bianco tagliata a pezzetti)

PROCEDIMENTO:

In una ciotola mischiate tutti gli ingredienti in polvere.
A parte, montate il burro morbido con le fruste ed aggiungete un uovo alla volta.
Incorporare lentamente e gradualmente il composto polveroso ed aggiungere il latte.
Solo alla fine, versare nella ciotola il cioccolato grattuggiato.

Con la miscela ottenuta si potrebbero ricavare 24 muffins, ma, possedendo un'unica teglia da 12, il resto lo verso in uno stampo basso per torte e metto a cuocere tutto insieme in forno ventilato a 165°C per 30 minuti. Obbligatoria la prova dello stuzzicadenti.

Questo è il risultato finale:


Nel dettaglio, i muffins:


La torta:



E buon appetito!

Miki.


giovedì 20 dicembre 2012

Dolcetti alle mandorle: rosette

Buon pomeriggio a tutti, come vi ho detto ieri in QUESTO post, ho cominciato a preparare qualche dolcetto natalizio, utilizzando come principale ingrediente le mandorle, che personalmente adoro.
Ogni anno, io, mia mamma, sua sorella e mia cugina ci riuniamo per fare le "rosette", dolcetti alle mandorle e limone, profumatissimi e deliziosi.
Quest'anno, purtroppo, questa reunion famigliare non è stata possibile ed io e mamma abbiamo deciso di prepararli ieri pomeriggio, seguendo, come di consueto, la ricetta della mamma della mia amica Alessandra, che possiedo sin dal liceo ovvero moooooolti anni fa.

Anche in questo caso si tratta di dolcetti facilissimi da preparare, con pochi semplici ingredienti e l'ausilio di qualche aiutante elettrodomestico.

INGREDIENTI:


- 1 Kg di mandorle sbucciate
- 700 g di zucchero
- 4 albumi
- 1 limone
- Liquore Strega o simile

PER DECORARE:


- Canditi misti
- Gocce di cioccolato
- Chicchi di caffè
- Mandorle intere
- Pirottini

(in basso e al centro nella foto precedente, potete vedere lo strumento che utilizziamo per dare forma ai dolcetti. Si tratta di un tronco di cono di cui ignoro assolutamente il nome, di stagno, con un beccuccio stellato. Dalle mie parti è facilemnte reperibile, ma se non doveste trovarlo potete tranquillamente dare ai vostri dolcetti la forma di palline, oppure utilizzare una spara biscotti.)

PROCEDIMENTO:

- Dopo aver messo le mandorle nel congelatore per un paio d'ore, tritarle finemente assieme allo zucchero


Porre le mandorle nel congelatore è un passaggio indispensabile, in quando tendono a rilasciare molto olio mentre vengono tritate, rendendo l'impasto appiccicoso. In questo modo non solo la "farina" risulterà più asciutta, ma si riuscirà a tritarle anche più finemente.

Impastare con gli albumi, il succo e la scorza del limone ed un tappino di liquore. La consistenza finale deve essere piuttosto soda ma non dura.
Se dovesse risultare morbida, aggiungete zucchero a velo, al contrario aggiungete un po' di liquore o, nel caso non voleste usarne, del succo di limone.

Far riposare l'impasto per una decina di minuti e riempire i pirottini di carta.

Prima di infornare il risultato è questo:


Scaldare il forno a circa 180°C, io l'ho utilizzato nella modalità statica, ed infornate finché le creste dei dolcetti non si saranno dorate ed il fondo apparirà bruno.
Non preoccupatevi se li sentirete molli, si induriranno una volta raffreddati.

E questo è il risultato finale:




Con le quantità indicate, otterrete questa quantità di dolcetti:


Buon appetito!

Miki.

mercoledì 19 dicembre 2012

Mandorle al Cioccolato

A pochi giorni dal Natale, ecco che cominciano ad avvicendarsi quelle piccole cose, quelle semplici tradizioni, quei preziosi momenti che mi fanno sentire le emozioni di questo periodo.
La casa si veste dei colori della tradizione, il freddo si fa più pungente, i pacchettini cominciano a comparire sotto l'albero, si inizia ad organizzare il cenone ed il pranzo e si preparano i dolci.

Grandi protagoniste, in casa mia, sono le mandorle, che adoro e che mi piace utilizzare per molte preparazioni dolciarie.

I dolcetti di oggi sono di una semplicità sconcertante, ma il risultato non solo è ottimo da gustare ma è anche bello da vedere e potrebbe essere un bel pensiero da regalare.

I pochi ingredienti che servono sono:

- Mandorle (ne ho utilizzate circa 400g)
- Cioccolato (300g, misto fondente e al latte)
- Pirottini

PROCEDIMENTO:



Preriscaldare il forno a 200°C (io ho utilizzato la modalità statica), disporre le mandorle sulla teglia e farle tostare per circa 10 minuti. Lasciare raffreddare.





Far sciogliere il cioccolato a bagnomaria e versarvi le mandorle amalgamando bene, finché ogni singola mandorla non sia ricoperta.






Aiutandovi con due cucchiai, deporre il composto ottenuto nei pirottini e lasciar asciugare per tre o quattro ore.



Questo è il risultato finale:


Buon appetito!

Miki.

domenica 9 dicembre 2012

Le "pittule" della vigilia.

Le pittule o, in alcune zone, pettole sono una sfizioseria tipica del sud, della Puglia in particolare.
Ogni zona, dal foggiano al leccese, ha una sua tradizione ed una sua versione di questa ricetta.
Dalle mie parti, in provincia di Brindisi, le pittule sono una tipica preparazione della vigilia, quando si dovrebbe fare il cosiddetto "digiuno".
Così, il 7 Dicembre, il 24 ed il 31 a pranzo, si preparano, si friggono e si mangiano, preferibilmente ancora calde.
C'è da dire, ed il mio fidanzato lo può confermare, che il digiuno, qui a pink house, è davvero proverbiale!
Oltre alle pittule, infatti, mamy prepara "accio e baccalà" (tipico piatto campano), focacce, pizzette e chi più ne ha più ne metta.

E' bello che ci sia l'occasione di ritornare alle origini e adoro quando, durante la preparazione, mamy mi racconta di quando era piccola, di quando erano in nove attorno ad un tavolo ed una semplice ricetta di acqua e farina potesse fare festa.

Se vi ho incuriositi almeno un po', eccovi la ricetta:

INGREDIENTI PER L'IMPASTO

- 250ml di acqua calda
- 300g di farina 00
- 3/4 cubetto di lievito di birra
- un cucchiaio raso di sale
- olio per friggere

FACOLTATIVI:

- olive nere
- fiori di zucchina
- cavolfiore lessato

PROCEDIMENTO:

Dividere l'acqua calda in due parti, approssimativamente 3/4 da una parte e 1/4 dall'altra. Nel quantitativo maggiore, sciogliere completamente il sale, in quello minore, sciogliere completamente il lievito di birra.
In una coppa versare i composti così ottenuti e far cadere a pioggia la farina.
Bisogna aggiungere tanta farina quanta se ne prende l'impasto.
Beh, ve lo avevo detto che era una ricetta antica, all'epoca le bilance non esistevano o comunque non si utilizzavano, si faceva "ad occhio"!
Bisogna comunque ottenere una pastella molto morbida e priva di grumi. Fatto ciò, coprite la coppa con un canovaccio e lasciate riposare.

Dopo un paio d'ore, il risultato dovrebbe essere questo:



Non spaventatevi se, appena toccata, la pasta si sgonfia, è normalissimo.

A questo punto, dopo aver fatto scaldare l'olio, aiutandovi con un cucchiaio, fate cadere a goccia un po' di impasto nella pentola, si formerà subito una piccola pallina che comincerà a friggere:


Aggiungendo all'impasto gli ingredienti facoltativi, si otterranno pittule di ogni tipo. Noi, di solito, le facciamo semplici e con le olive nere.

Non appena si saranno dorate, toglierle dall'olio e farle riposare su della carta assorbente.

Servire calde:


Possono essere accompagnate anche ad affettati e verdure varie.

Ieri, ho anche scoperto, grazie a What's in my bag, che nella provincia di Brindisi più vicina al Tarantino le fanno anche dolci, ma io non le ho mai assaggiate.

Che altro dire?
Buon appetito!

Miki.

giovedì 6 dicembre 2012

Panini Dolci alla Nutella

Buon pomeriggio,
ieri a quest'ora la mia casa era inondata da un delizioso profumo di Nutella. Il calore promettente del forno si univa a quello scoppiettante del fuoco e le luci soffuse e i colori delle feste hanno reso l'ambiente quasi magico.
Bere un delizioso tè verde aromatizzato al bergamotto accompagnato da questo dolce è stato un bellissimo modo di passare il pomeriggio. Parte di esso, ovviamente.
Per questo ho deciso di condividere la ricetta con voi, nonostante non sia assolutamente farina del mio sacco, anzi, il video della ricetta in questione è questo:


Per l'impasto:

- 300g di Farina 00 setacciata
- 70g di Burro fuso (io ne ho messi 50)
- 50g di zucchero semolato
- 1 uovo
- 60ml di latte
- 12g di lievito di birra, circa mezzo cubetto.
(- io ho aggiunto una bustina di vaniglina)

Per l'allestimento:

- un uovo sbattuto

- zucchero di canna q.b.

- Nutella

- Marmellata o crema pasticcera.

Procedimento:

Dopo aver sciolto il lievito di birra nel latte, mettere tutti gli ingredienti in una ciotola capiente e impastare rapidamente fino ad ottenere un panetto liscio di impasto. Coprire con un canovaccio e far riposare fino a quando non avrà raddoppiato il proprio volume.
Io l'ho fatto riposare per tre ore circa ed il raddoppiamento non era poi così evidente.

Stendere l'impasto con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia molto sottile, dalla quale ricaverete con un coltello dei rattangoli 12x8 cm circa.
 Io credo che la prossima volta utilizzerò la macchinetta per stendere la pasta, che consentirà di ottenere dei rettangoli abbastanza precisi senza importunare e maledire il povero mattarello.

Una volta ottenuti questi rettangoli, andremo ad incidere delle linee parallele sul lato maggiore, lunghe circa tre cm, che serviranno per dare una trama particolare ai nostri panini una volta richiusi.

Dopo aver adagiato il ripieno (circa due cucchiani) di Nutella o Marmellata, andremo a chiudere il panino, spennellando il bordo, che abbiamo intagliato, con l'uovo sbattuto.

Disponiamo i panini su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciamo lievitare per altri 40 min, passati i quali andremo a spennellare la superficie con l'uovo sbattuto rimasto e a cospargere con lo zucchero di canna, per poi infornare a 170°C per 25 minuti.

Io storco sempre un po' il naso quando non ci sono altre indicazioni circa il forno, perchè mi pare evidente che i forni non sono tutti uguali e i 170° di un forno statico non sono uguali ai 170° di un forno ventilato.

Io ho cotto i panini seguendo queste indicazioni ma, per il mio forno, nella modalità "sotto e ventilato", sarebbero bastati 20 minuti a 160°C e tre minuti solo sopra alla temperatura massima per far dorare un po' la superficie.

Spero di essere riuscita a spiegarmi bene. Se avete consigli o suggerimenti, sono assolutamente bene accetti.

Questo, alla fine, è stato il risultato:


Con le dosi indicate ho ottenuto dieci panini, otto alla nutella e due alla marmellata.

Lo so, la presentazione non è delle migliori ma considerate che dopo dieci minuti non c'era più nemmeno il vassoio.

Se doveste provare la ricetta, fatemelo sapere.

Buon appetito!

Miki.